La Fontana del Prigione venne realizzata fra 1587e 1590 e fu commissionata, come quella del Mosè, per il ripristino dell'Acquedotto Felice (Alessandrino) da Papa Sisto V a cui si deve l'opera. La prima commessa per la fontana venne affidata a Domenico Fontana dal Pontefice quando ancora era cardinale per la sua villa sull'Esquilino. Consta di una nicchia con due lesene laterali, un frontone decorato con ghirlande e teste di leone. La denominazione ''Prigione''' o ''Prigioniero'' deriva dalla figura che si trova al centro, un personaggio con le mani legate che tenta di liberarsi dalle catene della materia.