Una delle ville di Roma. Famosa per i giardini e le sculture. In antichità era un santuario dedicato alle Ninfe. La sistemazione attuale risale ai primi del '900, quando venne acquistata, dopo molti passaggi di proprietà nei secoli, da George Wurts, la cui moglie, nel 1930 alla morte del marito, la donò a Mussolini con la condizione che rimanesse parco pubblico. Ancora oggi è proprietà dello Stato e ospita l'Istituto Italiano di Studi Germanici. Statue e fontane adornano la villa, che conta 122 specie arboree rare di cui 58 provenienti dall'America e dall'Asia. Di particolare interesse la grande Uccelliera in ferro, la Fontana dei Satiri, la Fontana di Diana ed Endimione, la Fontana Belvedere, il Casino Barberini, l'Esedra Arborea, la Fontana della Tartaruga, la Fontana della Lumaca, la Fontana delle Sfingi e la Fontana dei Putti.