Eretta tra la fine del IV secolo e gli inizi del V, ai tempi dell'imperatore Onorio I, venne più volte ristrutturata e la facciata venne rifatta nel XVI secolo. Dedicata alla ragazza martirizzata sotto l'imperatore Claudio. Narrano gli Acta Santorum, che venne imprigionata per essersi rifiutata di adorare la statua di Apollo; poi, essendo irremovibile il suo rifiuto, venne condannata al martirio per fustigazione e data in pasto alle belve che non la divorarono. Di nuovo imprigionata e fustigata venne data alle fiamme che non la uccisero. Morì per decapitazione. All'interno molte opere d'arte e architettoniche di grande pregio ma soprattutto un 'capitello-fonte' del I secolo d.C, che un tepo si coservava nella cripta. La leggenda narra che S.Pietro avrebbe battezzato S.Prisca proprio su questo fonte. Ad est della cripta si conserva un antico mitreo, dove anticamente si venerava il dio Mitra. Tra tutti i mitrei conosciuti, questo di S.Prisca è il più completo, in quanto, a parte la sua quasi totale conservazione e gli affreschi, possiede delle adiacenze così importanti che ci mostrano un vero e proprio "Santuario Mitraico".
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