Fu eretta per volere di Papa Innocenzo X Pamphilj, il quale, residente con la nobile famiglia nell'imponente edificio che affianca la chiesa commissionò nel 1652 a Girolamo e Carlo Rainaldi la sua realizzazione. Dal 1653, l'incarico passò a Francesco Borromini e più tardi di nuovo a Carlo Rainaldi. La costruzione terminò nel 1672. Capolavoro del barocco, la chiesa è caratterizzata dai due campanili laterali e dai morbidi rientri della facciata che esaltano lo slancio della cupola.
Ha una pianta a croce greca, nei cui punti di incontro si trovano quattro preziosi altari, tutti decorati da bassorilievi, come gli altri presenti nella chiesa. Sono dedicati a Sant'Emerenziana, Santa Cecilia, Sant'Eustachio e Sant'Alessio. La chiesa è riccamente decorata con stucchi dorati e preziosi marmi. Gli affreschi della cupola sono di Ferri, Corbellini e Gaulli. Quattro le cappelle: la Cappella di Sant'Agnese, rappresentata in una statua eseguita dal Ferrata che ripropone un disegno del Bernini; la Cappella di San Filippo Neri che custodisce il teschio di Sant'Agnese e nel cui corridoio si trova l’accesso alla cripta monumentale dove sono sepolti i Pamphilj; la Cappella di Santa Francesca Romana, sul cui altare si trova la pala scultorea di Domenico Guidi; la Cappella di San Sebastiano, architettonicamente simmetrica a quella di Sant'Agnese come definito dal Borromini, ospita la statua del santo scolpita da Pietro Paolo Campi. La sagrestia progettata dal Borromini fu terminata da Andrea Baratta.
Normalmente aperto con i seguenti orari: | |
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Lunedì | Chiuso |
Martedì | 09:00-13:00 15:00-19:00 |
Mercoledì | 09:00-13:00 15:00-19:00 |
Giovedì | 09:00-13:00 15:00-19:00 |
Venerdì | 09:00-13:00 15:00-19:00 |
Sabato | 09:00-13:00 15:00-20:00 |
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