Quasi come un gioiello incastonato fra sculture e dipinti. Firenze si lascia ammirare per la sua storia, per come ha saputo infondere vita al Rinascimento, che fu prima italiano e poi europeo. Città amante del bello, culla di una delle più potenti casate della storia, i Medici, che ne fecero uno scrigno: Michelangelo, Donatello, Giotto. Ma anche Leonardo e Botticelli, solo per dirne alcuni. Le loro opere impreziosiscono vie e piazze, e quel panorama di marmo e colori riempie gli occhi; da secoli straordinaria cornice di locali, feste, fiere e mostre. Spostandosi, avidi di cultura e arte, fra gli Uffizi e la Galleria dell'Accademia, Santa Maria del Fiore e il Giardino di Boboli. Mentre l'Arno, con il suo scorrere, accompagna i sensi. Fra una bistecca fiorentina, uno zuccotto e una ribollita, il gusto si unisce alla forza dirompente delle immagini, delle forme, delle tonalità. E la campagna, con le ville medicee e gli scavi che ricordano l'antico passato etrusco, innerva il viaggio con la quiete dell'osservazione, dell'immergersi in un'atmosfera passata ma ancora incredibilmente presente. Viva e pulsante nell'eredità che la Firenze contemporanea ha raccolto e conservato. Come un profumo di antico splendore, dell'umano rinascere: come un fiore che sboccia dopo un lungo letargo, e prende forma e colore di indelebile bellezza.
la redazione