Per parlare di EUR occorre risalire agli anni Trenta del '900. Un
complesso architettonico, urbanistico e, in sostanza, sociale che
nasce per ospitare l'Esposizione Universale Romana, che poi non vedrà
la luce per via dell'inizio della Seconda Guerra Mondiale; venne poi
completato negli anni successivi e prese l'aspetto che ha oggi. L'EUR
è l'esempio più riuscito di imprimere ad un intero quadrante, in
epoca contemporanea, uno stile ben preciso, ispirato a canoni
prefissati come l'architettura monumentale coniugata con il
razionalismo italiano, che poi è rimasta da cornice allo sviluppo
del quartiere. Che raramente ha visto nascere e crescere, se non in
zone più decentrate, strutture che andassero eccessivamente in
altezza. L'EUR si può raccontare con i suoi edifici e le sue zone
simbolo: il Palazzo della Civiltà Italiana, detto anche 'Colosseo
Quadrato' per via dei motivi ad arco che richiamano l'Anfiteatro
Flavio, oltre ai materiali, marmo e travertino. O il Museo della
Civiltà Romana, il Palazzo dei Congressi, il Parco del Laghetto dell'EUR o il Velodromo
Olimpico (demolito). Un quartiere che ospita ministeri, ambasciate,
istituti economici e bancari, sedi di grandi aziende: è uno dei
cuori politici, istituzionali ed economici della città. E oggi si è
arricchito anche di un nuovo centro congressi, la Nuvola di Fuskas.
Ma non solo, perché viale Europa, che taglia trasversalmente l'EUR è
un percorso ricco di negozi e boutique, bar e ristoranti. Di notte i
suoi locali pulsano di vita e sono un crocevia per raggiungere il
mare e il lungomare di Ostia, metà fra le più amate dai romani
d'estate. Razionalista, monumentale, vivo: l'EUR racconta ogni giorno
una storia. E chi lo visita scrive la sua.
la redazione