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In ricordo dell'Africa: il Matrimonio Mauritano

Ogni prima domenica di agosto, a Santadi, paese affacciato verso l'Africa, si celebra un rito, in onore del passato, di chi sbarcò nei lidi sulcitani.
Arti, Usanze e Tradizioni
L'evento si celebra a Santadi perché storicamente costituiva una delle due Cappellanìe del Sulcis. L'evento è un rifacimento del rito del matrimonio secondo la tradizione cattolica apostolica romana sarda, in onore delle genti africane sbarcate in questo territorio. Così è possibile per turisti e locali, rivivere questo evento tramite la rievocazione folkloristica, secondo cui è possibile anche sposarsi a tutti gli effetti. L'evento è uno spettacolo suggestivo e si celebra nella Piazza centrale del paese, allestita con palco e decorazioni. Entrambi gli sposi ed i relativi parenti, si incontrano ognuno sul proprio carro, "traccas", addobbato con arazzi, tappeti, spighe di grano e mirto, in onore alla cultura contadina. Tutti sono vestiti con abiti tradizionali, di grande impatto. Dopo la celebrazione pagana, le madri benedicono i figli con il rito dell'acqua, e poi eseguono "sa gratzia" che è uno dei momenti più importanti della cerimonia, omaggiando con chicchi di grano, petali di rose, sale e monetine, gli sposi, per buon augurio. Segue la scaramantica rottura del piatto e i festeggiamenti con l'offerta agli ospiti e ai turisti del pane nuziale. Dell'evento fanno parte poi, la sera, balli, canti folkloristici ed il taglio della torta, oltre ad altri eventi ed esposizioni in loco. la redazione


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